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Nell’ambito dell’attività di progettazione l’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterrano, ha ottenuto da parte della Regione Puglia – Assessorato al Welfare, il co-finanziamento della proposta progettuale” Creature di Sabbia” nell’ambito di Puglia Capitale Sociale 3.0 - Piano A. 

Fulcro del progetto una Residenza d’Artista sull’ uguaglianza di genere e i diritti violati delle donne dodici anni dopo le primavere arabe, che dal 23 al 27 maggio 2023 isi è snodata attraverso un fitto programma di laboratori e momenti di confronto dialettico ed esperienziale con docenti, critici ed esperti del settore dell’arte, tra il Museo “S. Castromediano” e l’ex Convitto Palmieri - Biblioteca “N. Bernardini, e di eventi culturali e incontri multidisciplinari collaterali rivolti all’intera comunità.

Protagonista un gruppo composto da quattro artiste di origine e cultura araba musulmana –allieve di Accademie di Belle Arti– e quattro coetanee di simile nazionalità e religione residenti a Lecce e attive nel campo della mediazione interculturale. Le quattro studentesse selezionate fra quante hanno risposto alla Call inviata a tutte le Accademie di B.B..AA. e alle facoltà di Discipline delle Arti e dello Spettacolo italiane sono: Mehrnoosh Roshanaei, iraniana, studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, la tunisina Rafika Ferchichi, iscritta all’accademia di Belle Arti di Bari, Salma Hilmi, Marocchina e Khatereh Safajoo, iranianaprovenienti entrambe dall’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Le giovani artiste sono state ospiti della residenza insieme a quattro studentesse e operatrici culturali, anch’esse di cultura araba, come le sorelle afgane Asyra Amani e Latifa Amani, tirocinanti nell’ambito del Progetto di Accoglienza S.A.I. Union 3 di Cooperativa Rinascita, o salentine divenute musulmane, come la mediatrice interculturale Nunzia Bushra Todaro, residenti a Lecce e tutte impegnate in studi sociali e attività di mediazione con la cultura araba, anche grazie alla locale comunità islamica che è partner del progetto. A loro si aggiunge Maryam Barak, già vincitrice di una borsa di studio universitaria nell'ambito del progetto Culture Builds the Future, promosso da Fondazione Emmanuel e oggi Social Media Moderator, presso l’International Rescue Committee (IRC), che vive e lavora a Roma.

Nel corso della Residenza di Artista, coordinata da Andrea Laudisa ed Alice Caracciolo, le partecipanti hanno avuto l'opportunità di mettere a valore una loro idea artistica o un loro progetto, verificarlo e confrontarlo con docenti, esperti, mediatori italiani. I docenti coinvolti nel percorso di formazione: Luca Bandirali, critico cinematografico, ricercatore senior in cinema, fotografia, televisione al DAMS di Università del Salento e Paolo Pisanelli, regista, fotografo, sceneggiatore; Donatella Tanzariello, avvocato immigrazionista e Valeria Carlini, portavoce e responsabile comunicazione - Consiglio italiano dei Rifugiati, Roma; Takoua Ben Mohamed, graphic artist, giornalista, illustratrice, fumettista, Rossana Gaddi, designer della comunicazione, ricercatrice del Dipartimento di Architettura della Università di Chieti-Pescara Raffaella Massacesi, docente di design della comunicazione alla Università di Chieti-Pescara; Beatrice Bambi, designer, Laleh Davoudi, mediatrice interculturale; Irene Strazzeri, professore associato di Sociologia della globalizzazione di Università del Salento e dell’Imam Saifeddine Maaroufi, fondatore dell’Associazione Noi Salento, docente di Giurisprudenza islamica comparata all’Istituto superiore di studi islamici di Sesto san Giovanni; Giorgia Salicandrogiornalista e scrittrice; Valentina D’Andrea, scenografa ed illustratrice.

Nel loro percorso di residenza fra attività laboratoriali e workshop, work discussion, talk, le giovani donne soono state, inoltre,  affiancate per due mattine (23 e 27 maggio), da un gruppo di studenti del Liceo Artistico e Coreutico Ciardo Pellegrino di Lecce, individuati fra quanti nelle ultime classi si sono dimostrati sensibili alle tematiche dell'uguaglianza sociale, della prossimità delle relazioni, della parità fra i generi, della battaglia contro le violenze sessiste o razziali.

Il lavoro sviluppato in residenza è stato per le allieve il punto di partenza per la realizzazione delle opere che sono state le protagoniste di una Mostra inedita e finale


La mostra, evento conclusivo del progetto CREATURE DI SABBIA, è stata accolta dai suggestivi spazi dell'ex Conservatorio Sant'Anna, a Lecce  dal 19  gennaio al 9 febbraio 2024, accompagnando i visitatori attraverso un’esperienza fortemente immersiva e di impatto emotivo, con installazioni video e sonore, ed una pluralità di richiami attraverso il gioco in campo di più media e storie personali.

Secondo i curatori della mostra, Andrea Laudisa ed Alice Caracciolo, “La creatura di sabbia del romanzo di Ben Jelloun, da cui questo progetto prende ispirazione, è una creatura mutevole, plasmabile, capace di ridefinire sé stessa e resistere alle pressioni esterne con coriacea forza. È stato facile quindi osservare una forte convergenza simbolica tra il personaggio del romanzo e le quattro artiste in mostra: la tunisina Rafika Ferchichi, la marocchina Salma Hilmi, e le iraniane Khathereh Safajoo e Mehrnoosh Roshanaei.
Il percorso di circa sei mesi, affiancato da esperti di rilievo internazionale e dai curatori del progetto, ha portato alla formalizzazione o al perfezionamento di quattro opere sulle quali le artiste stavano già lavorando. Attraverso una pluralità di linguaggi espressivi, le artiste si sono confrontate con la riscoperta delle proprie radici e hanno affrontato il limite percettivo delle diversità culturali parlando un linguaggio universale”.  
"Dio creò gli esseri umani a partire da una sola persona o anima" recita un verso del Corano che si trova in una posizione centrale dei una delle installazioni; un potente appello all'unità contro la violenza di genere, che sottolinea che ogni individuo, indipendentemente dal genere, è una parte essenziale della stessa anima universale".

Obiettivo principale del progetto
 è quello di portare a compimento un processo di sensibilizzazione e formazione sia artistica sia sociale sui diritti umani fondamentale non solo per le protagoniste attive del progetto, ma per la comunità salentina, offrendo l’opportunità di cogliere il valore dell’arte al di fuori dei luoghi convenzionali culturali, di riflettere sulla “primavera araba” e sul ruolo che la cultura ebbe in quelle rivolte, la cosiddetta “rivoluzione dei gelsomini” incentrata sulla musica, le poesie, i graffiti, dando conferma che l’arte e la cultura sono gli strumenti più efficaci per sconfiggere modelli comportamentali di sopraffazione affermatisi nei secoli.

Il titolo del progetto, CREATURE DI SABBIA, deriva dal romanzo omonimo di Tahar Ben Jelloum che racconta le vicissitudini di una donna che per tutta la vita, per vari motivi legati ad una società fortemente patriarcale, finge di essere uomo e intende, in questo particolare momento storico, promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne del Mediterraneo, attraverso un percorso combinato di promozione e diffusione dell’arte quale strumento inclusivo, che contribuisce a lenire e curare le anche le ferite più profonde dell’anima.

 

LO STAFF

Segreteria Organizzativa:
Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo – (info@agenziaeuromed.itsegreteria@agenziaeuromed.it )

Project Manager:
Mauro Martina (mauro.martina@agenziaeuromed.it)

Responsabile scientifico/culturale del progetto:
Ettore Bambi ( ebambi@gmail.com )

Curatori residenza:
Andrea Laudisa e Alice Caracciolo
andrea.laudisa@libero.italicecaracciolo@aol.com )

Ufficio stampa:
Gioia Perrone, Emanuela Perrone (gioiaperronepress@gmail.com ;ufficiostampa@agenziaeuromed.it)




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