Sulla Rai Pierfranco Bruni per celebrare il Barocco di Giuseppe Battista a 340 dalla morte - Mercoledì 28 ottobre prossimo
Pierfranco Bruni sulla RAI per celebrare i 340 anni dalla morte di Giuseppe Battista e per presentare la Cartella dedicata al poeta barocco. Giuseppe Battista era nato, a Grottaglie, Taranto, l’11 febbraio 1610 e morto a Napoli il 6 marzo 1675.
Il servizio, dal titolo: “Il Barocco di Giuseppe Battista a 340 anni dalla morte”, che andrà in onda il prossimo mercoledì 28 ottobre su RAI TRE alle ore 10.00 (circa), è stato realizzato interamente a Grottaglie (Taranto), (per conto del Centro Studi e Ricerche Francesco Grisi), città che lo ha visto nascere, in un attraversamento tra i vicoli e il Convento di San Francesco di Paola, Santo al quale Battista era molto legato tanto che gli dedica dei versi molto suggestivi. Il Convento è un punto di riferimento della religiosità dei Paolotti e presenta un Chiostro di estrema importanza con affreschi di lunette che raccontano la vita del Santo.
Il Progetto Battista, che ha visto la pubblicazione di due volumi (il 2003 il primo, con più edizioni, e 2010 il secondo) ha avuto il Patrocinio del Ministero beni attività culturali già nel 2003 e si inserisce nelle ricerche sul rapporto tra Etnie e Letteratura del Mibact. Il contributo scientifico è del Sindacato Libero Scrittori Italiani di cui Pierfranco Bruni è Vice Presidente nazionale.
A 340 anni dalla morte di Battista la sua opera vive nella cultura “sperimentale” del Seicento europeo. È una delle tracce intorno alla quale si è sviluppata una chiave di lettura che permette di inserire il linguaggio, la lingua e i modelli espressivi antropologici in un contesto Barocco che abbraccia e interessa sia l’Europa che la geoletteratura del Mediterraneo.
La figura e l’opera di Giuseppe Battista costituiscono, ancora oggi, un riferimento per definire il legame tra letteratura e mediterraneo e il servizio di Pierfranco Bruni si pone come apertura di una nuova dialettica.
“Battista, ha dichiarato Pierfranco Bruni, in una tale temperie, è una chiara testimonianza di un vocabolario che si innerva nelle stagioni sperimentali che apriranno un dialogo articolato tra letteratura e filosofia e teologia”.
Pierfranco Bruni, esperto di Battista e dell’estetica letteraria che da Battista giunge sino ad Ungaretti, propone una lettura di un poeta fuori da ogni logica provincialistica pur legandolo alla sua città Natale, Grottaglie, lo inquadra in un Barocco che va dal Regno di Napoli ai contesti del Barocco coloniale del Sud America.