Al via la seconda fase della mostra delle antiche pergamene CARTE PER LA VITA E CARTE PER LA STORIA: le Benedettine in Lecce tra Medioevo ed Età Barocca
Lecce, 20 settembre, 2006: Dal
21 settembre 2006, comincia la seconda fase della mostra delle antiche pergamene
CARTE PER LA VITA E CARTE PER LA STORIA: le Benedettine in Lecce tra Medioevo ed Età Barocca,che ha aperto i battenti il 29 luglio u.s., nella suggestiva cornice del
Monastero delle suore Benedettine di San Giovanni Evangelista. A partire da questa data e fino al 7 gennaio 2007 la mostra sarà aperta
su prenotazione dal lunedì al venerdì,mentre
il sabato e giorni festivi dalle
10.00 alle
13.00 e dalle
16.30 alle
19.30.
Dalla fine di settembre sarà, inoltre, attivo un
tour virtuale che consentirà di visitare la mostra semplicemente digitando
www.agenziaeuromed.it. Il sito dell’
Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, l’organizzazioneno profit promotrice dell’evento culturale, ospiterà, un
link della mostra, che aprirà le porte millenarie del Monastero di San Giovanni Evangelista. Una
piantina interattiva permetterà, di visualizzare le tre sale dell’esposizione e, muovendo il mouse su di essa, sarà possibile evidenziare e quindi selezionare la sala di interesse e consultare un elenco di tutte le opere in essa presenti, la relativa immagine e descrizione in quattro lingue: italiano, inglese, francese e tedesco. Il tour virtuale, sarà, inoltre, arricchito, di un
video che, con le sue immagini suggestive, consentirà anche agli internauti di immergersi nell’atmosfera suggestiva e affascinante di questo evento culturale unico.
Data la sua importanza, unicità e grande successo, registrato nei primi mesi di apertura al grande pubblico, si è pensato, in questo modo, di rendere la mostra delle antiche pergamene aperta veramente a tutti e di offrire al grande pubblico l’opportunità di godere e ammirare, per la prima volta, il preziosissimo scrigno di tesori storici di cui le Benedettine sono state per secoli depositarie e custodi. Un evento, nell’evento, quindi, che dona alla antiche carte una nuova vita, che veste di modernità le pagine ingiallite dal tempo e che vede l’incontro e la fusione fra la tecnologia del terzo millennio capace di abbattere i limiti dello spazio e del tempo, e la vita millenaria del cenobio, con le sue giornate scandite dal lento scorrere delle ore liturgiche, dallo studio e dalla preghiera, ancora oggi linfa e nutrimento per l’anima e la mente.
La mostra, coordinata dal Professor Francesco De Luca, Ordinario di Archivistica presso il Dipartimento dei Beni, delle Arti e della Storia della Facoltà di Beni Culturali dell’Università degli studi di Lecce, è stata, infatti, concepita come un viaggio alla scoperta di una memoria dimenticata, ma quanto mai viva e vitale grazie alla preziosa documentazione custodita per secoli, che torna a raccontare il suo affascinante passato semplicemente mettendosi in mostra.
Questo viaggio nella memoria si snoda attraverso tre itinerari diversi che si intrecciano, ripercorrendo e raccontando, per la prima volta, la storia del monastero, in uno scorrere cronologico di affascinante richiamo, che consente all’archivio di parlare di se e di raccontarsi.
La prima sezione, curata da Antonio De Meo e Roberta Dell’Anna, è dedicata alle pergamene, documenti fondamentali per la conoscenza della storia delle istituzioni. I documenti in esposizione sono 5 antichissime pergamene, che i curatori delle sezione hanno individuato fra le 88 custodite dal Monastero, dopo un’attenta analisi storico-culturale. Questi documenti, infatti, costituiscono un’importante testimonianza del dialogo e degli interscambi tra il monastero e le autorità pubbliche, dal tempo della sua fondazione, al Quattrocento. Scopo della sezione è, infatti, non solo la mera interpretazione del documento, ma anche e soprattutto quella di illustrare la funzione che tali documenti assolvevano in un determinato contesto storico.
La seconda sezione è dedicata ai documenti relativi alla plurisecolare attività del monastero a partire dell’età medievale, che testimoniano il rapporto con il territorio e la società fino ai nostri giorni. Sono 3 i documenti prescelti dalla curatrice Rosellina Dell’Arpe: due Libri introitus et exitusdel 1776 e 1778 euna plateadel 1691. Nei primi due ritroviamo una puntuale e precisa registrazione delle spese “minute” e delle entrate provenienti da beni immobili del monastero, la platea, invece, attiene a una descrizione analitica dei possedimenti censiti nell’anno di riferimento.
La terza sezione della mostra dedicata ai libri e curata da Giuseppe Miccolis, è il completamento dell’indagine conoscitiva realizzata tramite l’accurata analisi di antichi documenti. L’esame del patrimonio librario posseduto dal monastero testimonia, ancora una volta, come il l’istituzione non fosse solo e semplicemente un centro di diffusione religiosa, ma anche un importante nucleo culturale perfettamente incardinato nel contesto sociale del tessuto cittadino. Sono sette gli esemplari in esposizione. Di particolare rilevanza sono le glosse presenti in alcuni volumi che danno l’immagine dello scorrere del tempo attraverso annotazioni personali, testimonianze preziose e racconto silenzioso di una vita scandita non solo dai tempi della liturgia, ma arricchita anche della lettura di testi sacri e da opere di carità.
Una brochure, disponibile in italiano, inglese, francese e tedesco, aiuterà i visitatori a entrare nello spirito di questa mostra, e li accompagnerà in un viaggio unico nel silenzio della parola che semplicemente lasciandosi ammirare si anima e si fa storia. Sarà, inoltre, realizzato su supporto multimediale un documentario per illustrare al meglio i particolari più nascosti del prezioso tesoro storico che le Suore Benedettine hanno rivelato per la prima volta al grande pubblico.
L’importante evento culturale è stato fortemente voluto e organizzato dal Monastero delle suore Benedettine di San Giovanni Evangelista, e dall’ l’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo e vanta l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica edelle più importanti e prestigiose istituzioni a livello nazionale e locale: la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero dell’Istruzione C.S.A. Lecce, l’Archivio di Stato di Lecce, la Regione Puglia, la Provincia di Lecce, il Comune di Lecce, l’Università degli Studi di Lecce, CIDAC (Associazione Città d‘Arte e Cultura), Confindustria Lecce, con il contributo mediatico dell’emittente televisiva Studio 100.