Primo workshop del progetto OPENBi – Biblioteche interattive
Un incontro con studiosi, aziende ed addetti ai lavori, per tracciare il percorso di un progetto finalizzato alla valorizzazione, alla fruizione e alla condivisione del patrimonio storico e culturale custodito dalle biblioteche private
Ex Conservatorio S. Anna – Via Libertini, 1 – Lecce, Giovedì, 20 marzo 2014, h. 17.00,
Giovedì, 20 marzo 2014, a partire dalle ore 17.00 i suggestivi spazi dell’Ex Conservatorio S. Anna, ospiteranno il primo workshop del progetto OPENBi – Biblioteche interattive.
I lavori dell’incontro saranno aperti dall’On. Sen. Adriana POLI BORTONE, Presidente dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo di Lecce; il Dott. Nicola PLANTAMURA – Amministratore Unico di ALTAnet srl., illustrerà successivamente i particolari tecnici del sistema OPENBi per la fruizione del Patrimonio Librario Privato, realizzato e implementato grazie all’ausilio dei più moderni e sofisticati strumenti ITC; seguiranno poi i contributi del Prof. Nicola BARBUTI – Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico, dal titolo “Percorsi nell’igno(ra)to: le “tecnologie abilitanti” quali “chiavi” d’accesso alla conoscenza delle biblioteche private e alle identità culturali dimenticate”; del Prof. Francesco DE LUCA, titolare della cattedra di Archivistica nell’ambito del Corso di Studi in Conservazione e Restauro per i Beni Culturali dell’Università del Salento e Responsabile Scientifico del progetto OPENBi per il Patrimonio Archivistico, incentrato su “Gli archivi nel Salento come memoria fonte e autodocumentazione” e del Prof. Alessandro LAPORTA, Direttore della Biblioteca Provinciale N. Benardini e Responsabile Scientifico del progetto OPENBi per il Patrimonio Librario dal titolo “Le Biblioteche si aprono al territorio: primi interventi”. Modera il dibattito il dott. Michele PETRACCA, Vice Presidente dell’ “Associazione Culturale Università del Terroni”. Al termine del workshop InCima Web Agency presenterà i Focus Group e il questionario, di test e valutazione del modello OPENBi.
L’incontro del 20 marzo è il primo di tre appuntamenti organizzati nell’ambito del progetto OPENBi, i prossimi workshop sono fissati per il 10 aprile e il 7 maggio prossimi.
Gli eventi, organizzati dall’Associazione Culturale “Università dei Terroni”in collaborazione con l’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, saranno tutti trasmessi in diretta streaming su Salentoweb.tv e sul canale Youtube http://www.youtube.com/ProgettoOpenBi , a cura di Incima Web Agency.
OPENBi ha come obiettivo, quello di ampliare attraverso gli strumenti ICT, il patrimonio di conoscenza pubblico, presente nelle realtà locali delle nostre biblioteche, con quello custodito nelle biblioteche dei privati, mettendolo in rete e creando, così, una piattaforma della conoscenza aperta e condivisa, che possa diventare, al tempo stesso, un volano, reale e concreto, per lo sviluppo non solo culturale, ma anche economico del nostro territorio.
Il sistema sviluppato grazie al progetto OPENBi è la risposta concreta all’ esigenza di proporre un modello, valido non solo per il locale, ma eventualmente esportabile, di inventariazione, catalogazione, acquisizione dei dati, regestazione e successiva digitalizzazione del materiale bibliografico selezionato.
Gli esperti in biblioteconomia e archivistica del progetto OPENBi hanno individuato quattro biblioteche private, particolarmente significative per il valore e l’esclusività del patrimonio archivistico e librario custodito. Si tratta, in particolare, della biblioteca e archivio storico dell’Arcidiocesi Metropolita di Lecce; di quella del Monastero di Clausura delle Benedettine di Lecce; dell’Istituto delle Marcelline di Lecce e ancora della Biblioteca -Archivio Roberto Caracciolo – Frati Minori di Lecce e, infine, delle biblioteche e archivi privati della famiglia dei Castromediano de Lymburg e di quella del Casato Marchesale de Luca.
Grazie al sistema OPENBi le Biblioteche private aprono le loro porte al territorio, disvelando un patrimonio nascosto preziosissimo ed esclusivo, che grazie a un sistema di tool tecnologici diventerà accessibile e fruibile da un pubblico più vasto.
Il sistema OPENBi è composto dai seguenti sottosistemi:
1) OPENBi DLMS Digital Library Management System
2) PORTALE WEB
3) OPENBi APP (mobile)
4) OPENBi DSS (Digital Signage Solution) – Sistema di infopoint mediante VideoWall e totem multimediali
Grazie a questi strumenti , l’immenso patrimonio nascosto delle biblioteche private sbarca in rete e diventa fruibile con un clic. Una porta virtuale che si apre su un universo ricchissimo di storia e cultura, ma finora non valorizzato né organizzato per poter essere usato e tutelato in modo ottimale, e che, grazie al sistema OPENBi diventa accessibile anche ad un pubblico molto più ampio di quello accademico-specialistico.
OPENBi è un progetto finanziato da “Apulian ICT Living Labs”, un programma della Regione Puglia per sperimentare un nuovo approccio alle attività di ricerca. Ricercatori, imprese e gruppi organizzati di cittadini, scambiano idee e conoscenze, progettano insieme e sperimentano soluzioni tecnologiche innovative. Obiettivo è sviluppare e valorizzare nuovi prodotti e servizi per le aziende e le famiglie dell’intera regione. Sono oltre 300 i Living Lab in tutta Europa, stimolano l’innovazione, sono occasione di sviluppo economico, sociale e culturale e trasferiscono la ricerca dai laboratori verso la vita reale, dove i cittadini diventano “co-sviluppatori”.
La Regione Puglia mette a disposizione risorse per oltre € 24.000.000,00, tratte dal Programma Operativo FESR 2007-2013, Obiettivo Convergenza, Asse I, Linea di intervento 1.4, Azione 1.4.2 “Investiamo sul vostro futuro”, per il co-finanziamento dei progetti di sperimentazione realizzati in partenariato tra almeno uno dei soggetti appartenenti alle seguenti categorie: impresa pugliese ICT, ente di ricerca, utenza finale che nell’ottica Living Labs, non è un mero soggetto passivo, ma un protagonista del processo, con il ruolo fondamentale di orientare le politiche di innovazione in Puglia, attraverso la presentazione di fabbisogni del territorio, da trasformare, con il supporto di aziende ed enti di ricerca, in progetti e prodotti di innovazione che possano diventare un volano per lo sviluppo del territorio. La durata dei progetti di sperimentazione nei living lab è di 12 mesi.
Le imprese Pugliesi che hanno creato il modello OPENBi sono: ALTAnet è un’azienda nata nel 1996, ad Altamura (BARI), con l’obiettivo di ricercare e sviluppare soluzioni innovative attraverso Internet (www.altanet.it); I&T Group costituitasi a Lecce nel 1992, con l’intento di sviluppare sistemi informativi e nuovi prodotti software per il mercato della sanità clinica e della gestione dell’informazione (www.ietgroup.it ); Macnil un’azienda di informatica, elettronica fondata nel 1999 e con sede a Gravina di Puglia (Ba), ( www.macnil.it).
L’ente di ricerca partner è il Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico dell’Università degli Studi di Bari
Il progetto OPENBi si è avvalso, in particolare, della collaborazione e del supporto scientifico del team di ricercatori del Laboratorio Multimediale “Patrimoni Sconosciuti” che svolge ricerche e studi relativi a conservazione, restauro, tutela, valorizzazione, comunicazione, fruizione, dematerializzazione di BBCC tramite la progettazione, realizzazione, gestione e sviluppo di ICT specifiche di alta valenza innovativa: tecnologie HW e SW per l’acquisizione ottico digitale.
(www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/sata).
L’utenza finale è rappresentata da: Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo fondata a Lecce nel Marzo 2003, con lo scopo di realizzare progetti e azioni finalizzate alla salvaguardia alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale dell’area del bacino del Mediterraneo. L’Agenzia Euromed, in particolare, ha colto con entusiasmo l’opportunità offerta da Living Labs di poter indicare alla Regione fabbisogni ed effettive necessità del territorio, partecipando poi, attraverso il partneriato con i laboratori di ricerca, alla sperimentazione di prodotti e servizi innovativi. (
www.agenziaeuromed.it ). Gli altri ”Utenti finali” sono: Confapi Bari e BAT è l’Associazione della Piccola e Media Industria della Province di Bari e Barletta – Andria – Trani, aderente alla CONFAPI (Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata), cui aderiscono esclusivamente le piccole e medie imprese produttrici di beni e servizi, individuali societarie e cooperative(
www.confapibaribt.it ); l’Associazione Culturale “Università dei Terroni” Onlus è stata fondata a Lecce nell’Aprile 2011 ed opera nell’ambito della promozione e la salvaguardia del Cultural & Social Heritage del Mezzogiorno d’Italia.
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