"Il destino di una donna è scritto come su una tavola di sabbia che il vento porta via."
— Tahar Ben Jelloun, Creatura di Sabbia
Comprendere l'altro significa, in fondo, comprendere meglio noi stessi. Solo così possiamo valorizzare ciò che ci rende unici e rafforzare quel filo invisibile che ci unisce. È da questa riflessione che nasce CREATURE DI SABBIA, progetto che affronta con delicatezza e forza il tema della condizione femminile nelle società patriarcali, dove il destino di molte donne è fragile e mutevole, come granelli di sabbia. L'obiettivo principale è promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile, usando l'arte come mezzo universale per trasformare, curare e nutrire.
Nonostante le società occidentali proclamino una parità di diritti, la realtà quotidiana dimostra quanto ancora ci sia da fare: dalle discriminazioni sottili nelle pratiche sociali alle tragiche cronache di violenza. Il rispetto per il genere femminile non può più essere solo un principio astratto; deve diventare un valore vissuto e condiviso, in particolare tra le nuove generazioni.
Il dialogo interculturale e interreligioso diventa dunque uno strumento cruciale per abbattere i muri eretti dal pregiudizio e dall'oppressione. Il progetto CREATURE DI SABBIA è stato ispirato dal celebre romanzo di Tahar Ben Jelloun che narra la storia di una donna costretta a travestirsi da uomo per sopravvivere in una società dominata dal patriarcato. È un racconto universale di resilienza, ma anche di resistenza, e risuona con forza nell'intero bacino del Mediterraneo, crocevia di culture e religioni, dove ancora oggi l'identità femminile è sovente marginalizzata.
In questo contesto, la riflessione su movimenti storici come la Primavera Araba, richiamata nel sottotitolo, apparentemente silenziata, ma ancora viva nelle sue aspirazioni di libertà e giustizia, si intreccia con l'urgenza di una "Primavera Occidentale". La speranza di un cambiamento globale richiede un dialogo continuo tra le diverse realtà, dove la lotta per i diritti umani e per l’emancipazione femminile non sia solo confinata a un singolo contesto geografico, ma si connetta trasversalmente tra culture e generazioni.
Il progetto selezionerà otto giovani artiste provenienti da Paesi a maggioranza musulmana e residenti in Italia, che frequentano Accademie di Belle Arti o istituti equivalenti. Queste artiste avranno l'opportunità di sviluppare i loro progetti durante una residenza creativa presso il Museo "S. Castromediano" di Lecce, interagendo con docenti, esperti e colleghi italiani. Al termine della residenza, le loro opere saranno esposte in una mostra inedita, con l’auspicio di portare queste creazioni anche nei loro Paesi d’origine.
Le opere in mostra, spaziando dalla fotografia alla pittura, dal design alla grafica, non saranno solo una testimonianza artistica, ma un vero e proprio laboratorio interculturale. L’incontro con la cultura locale, attraverso il DAMS di Lecce e il Polo Bibliomuseale, arricchirà le creazioni di nuove prospettive. Durante tutto il percorso, le artiste collaboreranno con studenti di Istituti Artistici del Salento, sensibilizzati sui temi della giustizia sociale, dell'uguaglianza di genere e della lotta contro le discriminazioni razziali e sessiste.
Questa collaborazione non solo stimolerà una riflessione sulla "primavera araba" e sul ruolo della cultura nelle rivolte per la libertà, ma offrirà anche ai giovani la possibilità di confrontarsi con le disuguaglianze di genere presenti nella propria società. Attraverso l'arte, essi potranno riconoscere il potere trasformativo della cultura come strumento di cambiamento sociale.
Il progetto CREATURE DI SABBIA rappresenta il ponte tra mondi, culture e generazioni. Connettendo istituzioni, artisti e comunità, mira a gettare le basi per una nuova cittadinanza culturale, capace di sfidare i pregiudizi e promuovere i diritti umani.
Tra i partner dell’iniziativa si annoverano:
- Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, impegnata da anni a promuovere il dialogo tra i popoli del Mediterraneo;
- Associazione Positivo Diretto, che sviluppa progetti europei legati all'arte sociale e ai paesaggi solidali;
- Polo Bibliomuseale di Lecce, promotore di iniziative come "Musei accoglienti" e "Il Viaggio di Sindbad", che utilizzano l’arte per costruire percorsi di pace e integrazione;
- Comune di Lecce, attivo nel sostenere processi di inclusione attraverso la cultura;
- Associazione N.O.I. Salento, che rappresenta la comunità islamica leccese e promuove una religione libera da influenze politiche e ideologiche, facendo del bene per correggere il male.