SMART HERITAGE - TECNOLOGIE SMART PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
Progetto finanziato nell’ambito del Programma “Apulian ICT Living Labs“ P.O. FESR PUGLIA 2007-2013 – Asse I – Linea di Intervento 1.4 - Azione 1.4.2 - Bando “Supporto alla crescita e sviluppo di PMI specializzate nell’offerta di contenuti e servizi digitali.
Il progetto SMART HERITAGE parte da due diversi fabbisogni espressi sul portale Living Labs dal Comune di Specchia e dall’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromeditarraneo di Lecceaccomunati dalla ferma convinzione che oggi le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) sono diventate strumenti indispensabili per costruire le risorse, i servizi e le reti di comunicazione in grado di valorizzare il patrimonio storico e culturale italiano.
L’OBIETTIVO
Questo progetto, partendo dal paradigma delle “smart city”, si propone di costruire e sperimentare un modello sperimentale replicabile di valorizzazione del patrimonio-storico culturale e di promozione dell’offerta turistica basato sulle tecnologie Web e “mobile”. Il modello, accorpando due fabbisogni, è stato sperimentato in due contesti differenti:
IL COMUNE DI SPECCHIA
Specchia è un comune ad alta vocazione turistica grazie al suo patrimonio storico – culturale e alla visibilità nazionale e internazionale che ha acquisito nel corso degli anni. Il centro storico di Specchia è annoverato dal 2004 tra i “Borghi più Belli d’Italia” e nel 2007 è stato premiato dalla Commissione Europea con lo “AWARD EDEN – Destinazione europea di eccellenza” come “Destinazione Rurale Emergente”. Specchia è stata tra le prime realtà locali ad aderire alla Fondazione “Apulia Film Commission” e dal 2007 ospita “La Festa di Cinema del reale”. Il suo centro storico è stato via-via recuperato e costituisce uno dei primi “Alberghi Diffusi” della Puglia.
Grazie al progetto SMART HERITAGE il borgo fisico di Specchia avrà una proiezione virtuale fatta di contenuti multimediali facilmente fruibili non solo a distanza ma anche mentre si passeggia per le strade del borgo.
Il progetto ha consentito di realizzare un modello di “smart city” con una infrastruttura di rete wi-fi cittadina su cui sono erogati i servizi multimediali che i visitatori e i cittadini possono fruire attraverso smartphone dotati di tecnologia NFC (Near Field Communication) e QR code. Perciò lo smartphone diventa una sorta di passepartout per accedere alla realtà digitale in maniera georeferenziata (l’informazione o il servizio sono erogati dove servono). Queste tecnologie consentono di far vivere agli utenti un’esperienza altamente interattiva con l’ambiente circostante, collegando il mondo fisico a quello virtuale in maniera semplice e intuitiva.
Per chi possiede uno smartphone NFC (quelli con sistema operativo Android) basterà avvicinare il dispositivo ad una delle targhe disseminate nel borgo per far partire una guida multimediale che descrive il monumento o il punto di interesse che si sta guardando.
IL MONASTERO DI SAN GIOVANNI EVENGELISTA
L’
Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, da undici anni in prima linea nella promozione e realizzazione di iniziative progetti volti anche ad una maggiore conoscenza della storia territoriale e istituzionale del territorio,
ha voluto cogliere l’occasione offerta dal programma Apulian ITC Living Labs,
per proporre l’opportunità di recuperare, valorizzare e rendere fruibile al grande pubblico l’immenso patrimonio storico, culturale e artistico del monastero delle Benedettine di Lecce, indispensabile strumento per la conoscenza e la conservazione della memoria collettiva della città. Indispensabile per la realizzazione di questa parte del progetto
l’illuminata disponibilità di Madre Benedetta Grasso, Superiore delle Benedettine, che ha inteso ancora una volta, in questo modo, consentire alla città di partecipare alla gioia di poter fruire della conoscenza di beni di grande pregio storico.
SMART HERITAGE, nasce, dunque, anche dal fabbisogno espresso sul portale Living Labs dall’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromeditarraneo di Lecce per valorizzare, preservare e rendere fruibile, attraverso l’utilizzo degli strumenti ITC il grande patrimonio storico-culturale preservato nel Monastero di San Giovanni Evangelista di Lecce.
Il monastero dedicato a S. Giovanni Evangelista, fondato nel 1133 dal conte di Lecce, Accardo, una tra le istituzioni più antiche presenti sul territorio nazionale e forse europeo. La storia, quasi millenaria, dell’istituzione si può leggere anche attraverso l’architettura, pur nei vari rimaneggiamenti dovuti alla sovrapposizione delle epoche succedutesi. All’interno della chiesa dedicata all’omonimo Santo vi sono, tra le altre, due bellissime cappelle con intagli in pietra leccese, decorate in oro. La prima è dedicata a S. Giovanni Evangelista e la seconda a S. Benedetto. A partire dal XVI secolo, a seguito delle riforme conciliari di Trento, il Monastero diviene, di fatto, un avamposto religioso e culturale per l’intero territorio della Terra d’Otranto, e a oggi è ancora scrigno di profonda religiosità e tesori pregevoli artisticamente e culturalmente, ma quasi del tutto sconosciuti. Inoltre, esso, in quanto depositario di documenti e opere d’arte ampiamente rappresentativi della cultura e della storia locale, può considerarsi il contenitore in cui è raccolta la memoria della città di Lecce e del Salento.
Il progetto Smart Heritage si propone di realizzare e sperimentare un sistema ICT integrato, finalizzato alla valorizzazione e fruizione digitale del prezioso patrimonio culturale non solo archivistico conservato nel Monastero, implementandolo con innovative modalità di fruizione interattiva web e “mobile”, tramite l’utilizzo delle più recenti ICT per i beni culturali, aprendo così a un target di utenza assolutamente trasversale a ogni categoria di interesse e offrendol’opportunità di godere e ammirare il preziosissimo scrigno di tesori storici di cui le Benedettine sono state per secoli depositarie e attente custodi.
Tra i molteplici beni di interesse storico culturale e artistico conservati nel Monastero, quale contenuto da inserire nel progetto Smart Heritage è stata scelta un‘ampia selezione degli antichi Registri di Introitus et Exitus. La scelta è stata dettata dal pregio e dell‘interesse che tali documenti d‘archivio rivestono in relazione alla storia e alla cultura del territorio salentino e della Puglia tutta. Nei Registri, infatti, che vanno dalla fine del 1600 fino ai giorni nostri, è di fatto trascritta e riportata un‘ampia documentazione testimone dell‘evolversi nel corso dei secoli dei vari livelli di vita sociale ed economica dell‘intero territorio regionale pugliese per un periodo storico di respiro assolutamente ampio. Vale a dire, una testimonianza unica dell‘evoluzione storica, sociale, culturale, economica della nostra regione e, per questo, tanto rara, quanto degna di essere resa nota a un pubblico quanto più vasto possibile grazie alle nuove tecnologie dell‘informazione e comunicazione.
Infatti grazie alle ICT e alla capacità connettiva propria del digitale, ciascun dato materiale, artistico o documentale conservato nel Monastero si potrà collegare ai dati digitali relativi alla realtà sociale che lo ha generato e usato, fa sì che ogni dato possa raccontarsi e, tutti insieme, possano raccontare Lecce e il Salento. E ciò, senza dover isolare i beni culturali dal loro contesto, facendo dell’Istituto un ecosistema fruibile, sia dall’esterno che nel suo interno, attraverso le più innovative ICT, e in particolare tramite le nuove soluzioni offerte dall’Augmented Reality (AR).
Con l’implementazione all’interno dei comuni smartphone di dispositivi sempre più avanzati per la visualizzazione dei dati e la loro puntuale georeferenziazione – come la bussola, l’accelerometro, il riconoscimento dell’immagine e i sistemi di tracciamento della posizione – l’AR è infatti ora disponibile a un uso di massa e rappresenta la nuova frontiera nel panorama dell’economia turistica e culturale.
Attraverso l’AR, il Monastero ‘racconterebbe’ all’esterno le sue connessioni con il contesto urbano e geografico, espandendo diacronicamente il suo spazio semantico alla rete monastica territoriale e alla mappa dei suoi possedimenti; ma anche alle vie, alle piazze e agli edifici della città. Mentre al suo interno arricchirebbe la fruizione dei beni culturali presenti con la visione contestuale dei dati digitali a essi riferibili e restituirebbe virtualmente alla loro collocazione originaria i beni culturali smarriti o collocati altrove.
GLI STRUMENTI ICT
il Sistema Smart Heritage , si avvale dei seguenti strumenti ict:
1) Scansione e catalogazione MAG
2) App
3) Portale web
Scansione e catalogazione MAG
Il progetto ha previsto la scansione di oltre 10.000 pagine di testi antichi conservati nel convento. Il processo di scansione effettuato accuratamente da personale specializzato si è avvalso di tecnologie specifiche. Si sono utilizzati scanner planetari con testata fotografica di elevata qualità, trasferiti appositamente all’interno del Convento. Grazie all’ausilio di questi strumenti di ultima generazione è stato possibile acquisire immagini caratterizzate da qualità e definizione elevatissima dalla cromaticità notevolmente fedele all’originale.
Il processo di digitalizzazione ha restituito migliaia di immagini che sono state, successivamente, rielaborate per ottenere tre diverse tipologie di formato: il primo e fondamentale ad elevata risoluzione destinato agli studiosi o, gli altri due (jpeg) con una diversa risoluzione (una bassa ed una intermedia) finalizzati alla pubblicazione su web o per altri scopi futuri.
Tutto il materiale scansionato è stato archiviato su un sistema documentale appositamente predisposto da SERET.
Alle immagini relative a ciascun libro sono stati associati i metadati che ne descrivono il contenuto e la tipologia secondo lo standard catalogazione MAG 2.0.1 generando particolari file XML.
Le immagini e le informazioni contenute nei files MAG hanno così costituito la digital library che verrà successivamente pubblicata su web per essere fruita dal pubblico.
Il portale web è uno degli strumenti principali del sistema informatico Smart Heritage perl’esplorazione, la navigazione e l’accesso a un mare sconosciuto di documenti, libri e tesori della storia culturale del territorio. Una porta virtuale che si schiude su un universo poco conosciuto e, finora, poco valorizzato, ma soprattutto difficilmente accessibile per poter essere utilizzato, tutelato e protetto in modo ottimale; una finestra dinamica che, grazie al web, si apre anche ad un pubblico molto più ampio di quello ristretto degli “addetti ai lavori”
Smart Heritage APP (mobile)
Utilizzando uno smartphone è possibile, grazie al progetto SMART HERITAGE, “navigare” per il borgo di Specchia ed ottenere informazioni multimedialisui monumenti e sui punti di interesse principali.
Lo smartphone diventa un’audioguida multilingue per informare turisti e visitatori sulla storia e le curiosità di Specchia, in generale e del suo patrimonio storico, artistico e culturale, in particolare.
Il progetto prevede la realizzazione di una rete wi-fi cittadinaper consentire l’implementazione e l’erogazione di una serie di informazionie di servizi attraverso dispositivi dotati di tecnologia NFC (Near Field Communication).Lo smartphone, integrando NFC e QR code, diventa una sorta di passepartout per accedere alla realtà digitale in maniera georeferenziata (l’informazione o il servizio sono erogati dove servono).
I PARTNERS
LE AZIENDE
ClioCom. Azienda ICT attiva dal 1995, offre soluzioni tecnologiche innovative a famiglie, aziende ed Enti Pubblici. ClioCom è, inoltre, specializzata nelle attività di comunicazione, marketing ed editoria digitale. Attraverso un’amplissima rete di portali garantisce servizi di e-Government per la PA e strategie di web marketing personalizzate finalizzate alla promozione del territorio, con l’obiettivo prioritario di rafforzare la presenza e la reputazione on-line dei propri clienti.
Maggiori informazioni, sono disponibili direttamente sul sito aziendale
www.clio.it
W-Enterprise. Azienda operante nel settore ICT con particolari esperienze nella gestione documentale presso realtà pubbliche e private. La società, con sede a Bari, ha ottenuto la certificazione di qualità, secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008, per le attività di “Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza per la gestione di archivi informatici (digitalizzazione e archiviazione informatica, protocollo informatico, flussi documentali e conservazione sostitutiva a norma).
Seret Art in Technology. Azienda operante nel settore del Document Management, che fornisce servizi di:
acquisizione ottica della documentazione, data capture e validazione dei dati, sviluppo e personalizzazione
di applicativi di gestione documentale, outsourcing di archivi cartacei.
Maggiori informazioni, sono disponibili direttamente sul sito aziendale
www.seretat.com/
GLI ENTI DI RICERCA
Università degli studi di Bari Aldo Moro – Dipartimento di Scienze dell‘Antichità e del Tardoantico (SATA)
Il Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico (SATA), costituito nel 2012 dalla fusione dei Dipartimenti di Scienze dell’Antichità e di Studi Classici e Cristiani, è centro di eccellenza dell’Università degli Studi di Bari nella ricerca sui Beni Culturali. Il Dipartimento promuove e coordina articolate attività di ricerca in vari ambiti tematici: filologico; storico; archeologico; scienze librarie; scienze archivistiche. Le attività scientifiche sono svolte da Gruppi di Ricerca, composti da studiosi e ricercatori di fama internazionale: grecisti e filologi - storici e archeologi - latinisti - studi librari - studi archivistici.
Il progetto si è avvalso, in particolare, della collaborazione e del supporto scientifico del team di ricercatori del Laboratorio Multimediale “Patrimoni Sconosciuti” che svolge ricerche e studi relativi a conservazione, restauro, tutela, valorizzazione, comunicazione, fruizione, dematerializzazione di BBCC tramite la progettazione, realizzazione, gestione e sviluppo di ICT specifiche di alta valenza innovativa: tecnologie HW e SW per l’acquisizione ottico digitale
Laboratorio PRISCO – Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione – Università del Salento
Il Laboratorio ha curato la progettazione e la sperimentazione delle audioguide utilizzate nel borgo si Specchia. Il laboratorio ha competenze interdisciplinari nei settori dell’Ingegneria Gestionale, dell’Ingegneria dei Sistemi Produttivi e delle Tecnologie Informatiche. Il gruppo di ricerca, composto da 8 ricercatori, lavora sulle seguenti tematiche:
· Sviluppo sostenibile: impatto ambientale dei processi produttivi, progettazione del prodotto orientata alla valutazione dell’intero ciclo di vita (Life Cycle Analysis, LCA);
· Innovazione di processo e gestione della filiera logistica: soluzioni avanzate a supporto della logistica (dal material handling allo stoccaggio) insieme con strumenti per la gestione dei flussi fisici ed informativi di valenza strategica (RFID);
· Innovazione nei servizi: soluzioni per sistemi di mobilità urbana ed extraurbana basate sui sistemi ITS, soluzioni per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani basate sull’utilizzo delle tecnologie RFID;
· Tecnologie NFC e mobile: grazie all’esperienza maturata sulle tecnologie RFID il laboratorio ha avviato da circa 3 anni una linea di ricerca sull’utilizzo di tali tecnologie, coniugando lo sviluppo di nuovi servizi e nuovi modelli di business con capacità di implementazione tecnologica.
L’UTENZA FINALE
Comune di Specchia.
Specchia è un comune ad alta vocazione turistica grazie al suo patrimonio storico– culturale e alla visibilità nazionale e internazionale che ha acquisito nel corso degli anni. Il centro storico di Specchia è annoverato dal 2004 tra i “Borghi più Belli d’Italia”, e nel 2007 è stato premiato dalla Commissione Europea con lo “AWARD EDEN – Destinazione europea di eccellenza” come “Destinazione Rurale Emergente”. Il suo centro storico è stato in gran parte recuperato e costituisce uno dei primi “Alberghi Diffusi” della Puglia.
Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo
L’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo è stata fondata a Lecce nel Marzo 2003, nell’ambito del programma europeo Cultural Heritage II. È un‘organizzazione no-profit legalmente riconosciuta iscritta nel Registro nell‘Albo regionale dei soggetti operatori di partenariato di cooperazione internazionale e di promozione della cultura dei diritti umani e nel registro generale delle associazioni di promozione sociale. Nel 2009 ha ottenuto da TUV Italia del gruppo TUV SUD di Monaco, la totale certificazione di qualità ISO 9001, per i propri servizi di sviluppo e gestione di progetti e attività formative. L’Agenzia collabora con Enti, Istituzioni e soggetti pubblici e privati per sollecitare azioni permanenti a sostegno delle politiche finalizzate, alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio culturale. E’ partner della rete Italiana della Fondazione Comunitaria Anna Lindh, network internazionale che promuove azioni di cooperazione nei settori dei beni culturali, dell’istruzione, delle scienze e della comunicazione. Ha inoltre presentato diversi progetti, a valere su programmi comunitari (su programmi comunitari (INTERREG, CADSES, CULTURA 2000, LIFELONG LEARNING), nazionali e regionali (POR, LIVING LAB), alcuni dei quali già finanziati. Ha organizzato numerosi convegni, seminari ed incontri internazionali incentrati sull’approfondimento di tematiche relative al recupero e alla rivalutazione dell’immenso del patrimonio culturale comune. L‘Agenzia costituisce, oggi, un punto di riferimento anche per la realizzazione e la gestione di progetti e iniziative didattico-scientifiche di alto profilo, finalizzati a sostenere lo sviluppo di un sistema formativo capace di intercettare i Saperi innovativi e promuovere processi di crescita culturale e sociale e in grado di soddisfare le richieste del mondo del lavoro.
Associazione Culturale “Università dei Terroni” Onlus
L’Associazione Culturale “Università dei Terroni” Onlus è stata fondata a Lecce nell’Aprile 2011 ed opera nell’ambito della promozione e la salvaguardia del Cultural & Social Heritage del Mezzogiorno d’Italia.
E’ un’associazione senza fini di lucro che si propone di creare, attuare e perseguire progetti che abbiano finalità di sviluppo economico e sociale, promozione del turismo e delle attività culturali legate alla salvaguardia e valorizzazione dei valori antropologici, ambientali, archeologici, paesaggistici, storici, musicali e tradizionali in particolare del Mezzogiorno d’Italia.
In particolare l’associazione promuove l’informazione e la sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e alle problematiche socio economiche connesse. Promuove azioni per la valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico, storico comprese biblioteche, archivi e musei sostenendo la rilevanza storica dei valori della cultura del Mezzogiorno d’Italia, e la tutela delle identità territoriali nel contesto del patrimonio euro-mediterraneo.
IL PROGRAMMA - “Apulian ICT Living Labs”
Il progetto SMART HERITAGE è finanziato da “Apulian ICT Living Labs”,un programma della Regione Puglia per sperimentare un nuovo approccio alle attività di ricerca. Ricercatori, imprese e gruppi organizzati di cittadini, scambiano idee e conoscenze, progettano insieme e sperimentano soluzioni tecnologiche innovative. Obiettivo è sviluppare e valorizzare nuovi prodotti e servizi per le aziende e le famiglie dell‘intera regione.
Sono oltre 300 i Living Labs che, in tutta Europa, stimolano l‘innovazione, sono occasione di sviluppo economico, sociale e culturale e trasferiscono la ricerca dai laboratori verso la vita reale, dove i cittadini diventano “co-sviluppatori”.
La Regione Puglia ha messo a disposizione le risorse tratte dal Programma Operativo FESR 2007-2013, Obiettivo Convergenza, Asse I, Linea di intervento 1.4, Azione 1.4.2 “Investiamo sul vostro futuro”, per il co-finanziamento dei progetti di sperimentazione realizzati in partenariato tra almeno uno dei soggetti appartenenti alle seguenti categorie: impresa pugliese ICT, ente di ricerca, utenza finale che nell’ottica Living Labs, non è un mero soggetto passivo, ma un protagonista del processo, con il ruolo fondamentale di orientare le politiche di innovazione in Puglia, attraverso la presentazione di fabbisogni del territorio, da trasformare, con il supporto di aziende ed enti di ricerca, in progetti e prodotti di innovazione che possano diventare un volano per lo sviluppo del territorio. La durata dei progetti di sperimentazione nei living labs è di 12 mesi.