catalano Elena
Anomalie Dance Theatre

ditta individuale
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 pubblicazioni

Navodit (Performance)
05/07/2013
Performance di danza classica indiana presentata in una cornice teatrale contemporanea, attraverso l'uso innovativo delle luci, dello spazio scenico e la reinterpretazione personale del repertorio tradizionale. La performance propone un percorso attraverso l'estetica classical della danza indiana esplorandone gli aspetti ritmici e narrativi. (Prodotto da Akademi, Londra) **** Under a tree of wild buds, with his flute, Krishna was resting, the dark lord. The subtle breeze of the dusk awakened his mildly drowsy gold-dressed body. He came in joy among the thousand maidens. To adorn their silky manes with scented flowers. To embrace their blossoming breast. To decorate their yearning faces with sandal paste. He came, Krishna, the dark lord. Their earrings dangling against their cheeks in the love play. Their bracelets tinkling at the clap of velvet hands. Their voices mingling with his flute’s mind-blowing tunes. Their fresh limbs moving in delight. He came, Krishna, the dark lord. He came in joy among the thousand maidens. (Elena Catalano)


Blind Space Trip (video performance)
20/06/2012
I luoghi sono il riflesso di stati interiori I muri la pelle su cui incise vengono le umane memorie. Un ossessione…un spazio aperto e senza via d’uscita La ricerca di uno sguardo che guardi Di un gesto che sfiori il sospiro del vento Presenze che sono ricordi defunti Finestre che sono parole soffocate Un tempo inceppato su un passo verso una meta che è il riflesso della partenza (Elena Catalano) *** In questo lavoro mi sono inspirata alla musica composta da Tiziano Serra e Stefano De Santis, esplorandone le memorie che essa trasportava e riflettendole e ricercandole negli spazi del mio vissuto. Un masseria abbandonata, nelle terre desolate del Salento, come un terreno in cui i ricordi restano abbandonati e divengono sconosciuti. E un’ ossessione mentale, un muoversi che è però anche un restare immobile. La ricerca di una via d’uscita che sembra improbabile, impossibile. Il sole come anelito diviene tramonto, cosi l’oscurità si avvicina, mentre ricerco la luce. Ho lavorato sugli sguardi come atti di apertura e di chiusura sul vissuto incorporato, in uno stato ambiguo in cui chi guarda, sembra essere guardato o tuttalpiu guardarsi. Finestre che sono specchi, dove le ossessioni rimbalzano invece di liberarsi. Poi i gesti di una normalità sconcertante si alternano al crollo di un sostegno interiore, o al ribaltamento dei sensi, dove la schiena perde la sua verticalità. Passi come quelli di un sonnambulo, sicuri della propria incertezza. Un nascondersi (da se stessi??) ma poco credibile. (video girato in una masseria del salento)


Sankofa: politiche e pratiche della danza in Ghana (Libro)

In questa monografia, che oscilla tra studio etnografico e letteratura di viaggio, analizzo le danze traditionali del Ghana, discutendone le implicazioni identitare. In particolare guardo a come queste danze vengono praticate nelle scuole, a fini politici e economici.


 
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