presentazione
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Una manualità febbrile è il punto di partenza del lavoro del giovane scultore pugliese Francesco Paglialunga (Lecce, 1991, dove studia scultura all’Accademia di belle arti), che negli ultimi tempi sta gradualmente sintetizzando l’apparato intrinseco delle sue opere a favore di una primigenia progettualità che intende rinunciare all’immagine figurale per invadere lo spazio e rapportarsi con le linee essenziali della forma e dei suoi apparati. Da homo-faber qual è, sceglie materiali da plasmare e affiancare, badando a presagire un rigore che valorizza le sinuosità e gli equilibri tra le sezioni. Consiste in questo processo anche il graduale allontanamento dall’horror vacui che contrassegna l’elegia barocca della sua terra, nel “Sud del sud dei santi”, che invece ha contrassegnato buona parte del suo primo impegno in ambito scultoreo. |
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immagini
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